6 - 10 settembre 2006
 

Nell´825 l´imperatore Lotario con un capitolare datato da Corteolona riordinò l´istruzione superiore nel Regno Italico e costituì a Pavia la scuola alla quale dovevano convenire i giovani di larga parte dell´Italia settentrionale.

La scuola di retorica comprendeva insegnamenti di diritto per la formazione di notai e giudici palatini: Pavia era sede della corte regia.

La scuola giuridica di Pavia ebbe notevole attività in età medievale ed è ancora attestata nel secolo XI. Ma la vera fondazione a Pavia di uno Studium generale dal quale deriva l´Università, risale all´imperatore Carlo IV, nel 1361, dietro sollecitazione di Galeazzo II Visconti duca di Milano.

L´Università di Pavia ha una storia lunghissima. Un ateneo divenuto straordinariamente prestigioso a partire dal 1753 quando Maria Teresa d´Austria, al potere in quel periodo, ordinò al Senato di Milano di "formare il nuovo piano per la migliore direzione e il riordinamento dell´Università, dall´antico splendore decaduta": rigorosa selezione degli studenti, oculata scelta dei docenti, insegnamenti sperimentali e la dotazione dei più moderni mezzi didattici: biblioteca, orto botanico, musei e laboratori con le più aggiornate attrezzature.

Nei cortili della sede storica dell´Università e dei suoi collegi avranno luogo principalmente gli avvenimenti della sezione umanistica.

Degli intrecci tra l´identità umana, l´arte e la politica si occuperà principalmente Edoardo Sanguineti, poeta e intellettuale di levatura europea, che si confronterà con Salvatore Veca, docente di scienza politica a Pavia, Fausto Petrella, psichiatra, e Maria Antonietta Grignani, linguista e docente universitaria, rispettivamente su ideologie, psicanalisi e avanguardie artistiche nel corso del secolo appena trascorso.

Accanto al marxismo di Sanguineti, incentrato sull´arte come sovrastruttura e al suo ruolo nell´epoca della riproducibilità tecnica, il Festival offre anche la visione di Umberto Galimberti, psicoanalista, filosofo e professore all´Università di Venezia. Al centro della sua elaborazione teorica c´è la tecnica, tratto caratteristico dell´occidente e luogo della razionalità assoluta, in cui non c´è spazio per le passioni o le pulsioni. Altra occasione per confrontarsi con il pensiero e la filosofia sarà la presentazione, in esclusiva per il Festival dei Saperi, del nuovo libro di Armando Massarenti Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima. Umanesimo vuol dire anche arte figurativa. Se ne parlerà con uno dei i più noti studiosi di storia dell´arte medievale: Arturo Carlo Quintavalle fa luce sull´importante contributo artistico di Pavia allo sviluppo dell´arte padana.

Lo sviluppo dell´università nel dopoguerra e la necessità di strutture adeguate alla ricerca contemporanea ha portato alla costruzione di nuovi edifici: in uno di questi, nominato "Botta due", è un edificio di nuova costruzione destinato a essere la sede di alcuni dipartimenti dell´area biologico scientifica che si trovano attualmente a Palazzo Botta, storica sede in cui Camillo Golgi condusse le sue ricerche. A questo suo celeberrimo figlio adottivo Pavia Città Internazionale dei Saperi dedica ad uno dei suoi più illustri figli adottivi la mostra Camillo Golgi. Architetto del Cervello nel nuovo campus del Cravino, in cui giovani ricercatori continuano la sua opera.