Le biotecnologie utilizzate
per la salvaguardia della salute sono molto utili. Migliorano la prevenzione
attraverso nuovi alimenti curativi,
vaccini, il risanamento dell’ambiente. Oltre alla prevenzione,
permettono una più rapida diagnosi di malattie curate poi con farmaci sempre
più efficaci.
Il vaccino o vaccinazione è una pratica medica
preventiva che ha come scopo rendere un soggetto immune a specifiche malattie e
infezioni. Per immunizzare un soggetto contro un determinato microrganismo
viene inoculato
[LT1]lo stesso microrganismo in una forma non patogena. In questa maniera
viene stimolata la produzione degli anticorpi [LT2]specifici. Si pratica la vaccinazione soprattutto per la difesa da
malattie virali [LT3]e malattie causate da batteri [LT4]contro i quali i normali antibiotici[LT5] o farmaci non sono assolutamente efficaci.
I vaccini possono contenere
microrganismi vivi in forma attenuata o uccisi tramite calore o sostanze chimiche,
introdotti nell’organismo sottocute tramite inoculazione.
I vaccini più comuni sono
quelli contro difterite[LT6], tetano[LT7], poliomielite[LT8], pertosse, talvolta influenza.
Prima venivano inoculate versioni indebolite o uccise del microrganismo responsabile. Con le nuove tecnologie è possibile inoculare microrganismi innocui trasformati in vaccini. Per ottenere questa trasformazione si estraggono dai microrganismi patogeni[LT9], che codificano per un particolare antigene, dei geni[LT10] che inducono la produzione di anticorpi protettivi.
Questa tecnica è
particolarmente utile per la prevenzione di malattie per le quali i vaccini già
esistenti non sono totalmente efficienti; potrebbe inoltre essere applicata per
la produzione di vaccini contro numerosi organismi patogeni.
In sperimentazione al Policlinico di Milano su volontari sani, il vaccino allo scopo di distruggere la proteina Tat, il veicolo usato dall’Hiv per penetrare nelle cellule immunitarie ed utilizzarle come base per poi diffondersi in tutto il corpo. L’anti-Tat prevede due vie di somministrazione: un’iniezione intramuscolare e gocce nasali.
Sugli animali ha già dimostrato la sua efficacia ed ora è cominciata la seconda fase per verificare il reale funzionamento sull’uomo.
Per farmaco si intende qualsiasi sostanza in grado di provocare sugli organismi viventi effetti benefici o tossici. Possono essere usati per la prevenzione e la cura della malattie. Con il termine farmacologia si indica lo studio dell’interazione tra queste sostanze chimiche e i tessuti viventi.
I farmaci possono essere di origine vegetale, minerale, animale o sintetizzati in laboratorio.
Ogni volta che si introduce un nuovo farmaco deve essere effettuata una sperimentazione prima su animali di piccola taglia, come i topi, poi su animali più grandi, e infine con l’autorizzazione di specifici enti governativi, sull’uomo.
Con la mappatura del Genoma Umano si è aperta una nuova era: quella della farmacogenomica. L’obbiettivo di questa nuova disciplina è quello di utilizzare le informazioni genomiche per migliorare la prescrizione dei farmaci e ridurne gli effetti collaterali.
Già oggi sono in commercio farmaci come l’insulina, o vaccini come quello contro l’epatite B, prodotti a partire da geni. E grandi sono le prospettive per il futuro, in particolare ci sono fervide attese per la terapia genica, cioè quella che utilizza i geni direttamente come farmaci. Un gene infatti, trasferito in una cellula, fornisce una nuova informazione e quindi una nuova funzione.
MISSILI TELEGUIDATI - FARMACI
RIVOLUZIONARI:
Nel 1993 venne creato un topo il cui sistema immunitario era capace di creare anticorpi umani, con l’eccezionale vantaggio di non essere percepiti dal corpo come estranei, e quindi somministrabili per curare malattie croniche come cancro e artrite reumatoide.
La ricetta di questa “fabbrica di anticorpi” consiste nell’iniettare in un topo la parte di DNA umano che contiene le indicazione del sistema immunitario, in modo che il topo produca anticorpi umani. Viene poi così inserito l’antigene che si vuole distruggere e il topo produce l’anticorpo capace di eliminare l’antigene patogeno.
Bibliografia:
Microsoft Encarta 1998
Corriere della Sera, 28-12-2000
Punto Effe,13-7-2000
[LT1]L’inoculazione è l’introduzione di liquido contenente microrganismi infettivi a scopo preventivo o terapeutico.
[LT2]Molecola proteica prodotta dal sistema immunitario, atta al riconoscimento e alla difesa da microrganismi estranei e da sostanze nocive.
[LT3]Virus: agente infettivo privo di vita di dimensioni ridottissime costituito da acidi nucleici e rivestito da proteina. Sono considerati parassiti in quanto per riprodursi necessitano di essere ospiti di un altro organismo.
[LT4]Organismi unicellulari privi di nucleo distinto, la cui riproduzione avviene per divisione cellulare.
[LT5] Composto chimico in grado di uccidere batteri o di rallentarne la crescita. Hanno la caratteristica di essere più tossici verso il microrganismo piuttosto che verso l’ospite.
[LT6]Malattia infettiva che colpisce le vie respiratorie superiori, danneggiando il cuore e il sistema nervoso. Può provocare l’asfissia e addirittura la morte.
[LT7]Malattia batterica che comporta dapprima difficoltà a deglutire e ad aprire la bocca, poi spasmi muscolari estesi.
[LT8]Malattia virale che colpisce il sistema nervoso centrale e che provoca la paralisi.
[LT9]Particolare specie di microrganismo responsabile di differenti malattie umane.
[LT10]Sequenza di DNA, lunga da qualche centinaio a qualche migliaio di nucleotidi, che portano le informazioni per la sintesi di proteine e enzimi necessari alla vita di una cellula.