Referendum 3

I diritti dell'embrione
L’incontro tra spermatozoo e cellula uovo produce una cellula chiamata zigote che, suddividendosi, dà luogo a formazioni cellulari chiamate embrioni

Sì o No?

  • SE VINCE IL NO O L’ASTENSIONE
    (rimane la situazione attuale)
    L’embrione, secondo la Legge 40, gode degli stessi diritti di una persona.
    Il diritto alla salute della madre deve essere sacrificato al diritto all’integrità fisica dell’embrione.
  • SE VINCE IL SI’
    L’embrione non sarà più parificato a una persona, portatrice di diritti giuridici
    I diritti della madre prevarranno in caso di conflitto.

Secondo il Comitato per il sì:
La norma attuale assicura al "concepito" gli stessi diritti della madre e di ogni persona nata. Per concepito si intende già l´ovulo fecondato, ancor prima che si formi l´embrione. È la prima volta al mondo che questo avviene per legge. Se questa affermazione fosse valida peraltro si rischierebbe di mettere in discussione radicalmente la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, legge che ha prodotto l´esito positivo della riduzione degli aborti in Italia.  

Secondo gli astensionisti/contrari al referendum:
Il principio del referendum sancisce una discriminazione tra gli esseri umani in base ai tempi del loro sviluppo (un embrione vale meno di un feto, un feto meno di un bambino, un bambino meno di un adulto), capovolgendo l'imperativo morale che impone la massima tutela e il massimo rispetto di coloro che non sono nelle condizioni per difendere e manifestare la loro intrinseca dignità
L’embrione è già essere umano sin dal momento della fecondazione.
La scienza infatti dimostra che “Il piano corporeo dei mammiferi inizia ad essere posto dal momento del concepimento”.

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