La clonazione non è
un’esperienza nuova per gli scienziati, che dopo Dolly[LT1] si
sono impegnati per ottenere una fabbrica di cloni animali e non. La tecnica non
è difficile: basta inserire in un ovulo privato del suo nucleo il nucleo di
un’altra cellula e impiantarlo nell’utero di un terzo animale. Nata come
tecnologia a favore della vita (1987: nascita del primo animale transgenico[LT2] in grado di produrre farmaci utili
all’uomo), la clonazione sta divenendo una vera e propria “catena di montaggio”
da cui usciranno i pezzi di ricambio per i trapianti di organi.
In questi ultimi
anni le sperimentazioni transgeniche si stanno spingendo troppo lontano con il
brevetto approvato dall’ufficio UE a Monaco sulle manipolazioni di embrione
umani (vietate in Europa) a fini scientifici. Non sembra sia stato un errore
come afferma Rainer Osterwalder, ma più che altro un ultimo passo verso la
creazione di un esercito di replicanti. Molti stati hanno iniziato a prendere
una posizione, mentre Greenpeace accusa
il mondo di non prendere seriamente la vicenda, che è cominciata trent’anni fa
con la scoperta della possibilità di mescolare patrimoni genetici [LT3]di animali anche molto diversi tra
loro.
Topi, pecore e
vitelli sono già stati clonati, nonostante fosse stato assicurato che non era pensabile
la clonazione di un mammifero. Tecnicamente la manipolazione cellulare [LT4]di un essere umano non presenta
sostanziali diversità rispetto a quella di un animale, procedura che è già alla portata di
qualsiasi laboratorio.
Ora BioTransplant e
Stem Cell Sciences, ditte americane ed australiane ad Edimburgo, hanno ottenuto
il brevetto sulla clonazione umana.
Questa possibilità è molto contestata, soprattutto a livello etico, infatti, se anche fosse accettabile la creazione artificiale di un essere umano, la conoscenza delle proprie origini da parte dello stesso avrebbe effetti imprevedibili sulla sua psiche.
Inoltre si presenta un’ulteriore difficoltà: il DNA di un adulto può essere già danneggiato, e ne potrebbero nascere cloni già vecchi.
Ma senz’altro il progetto potrà portare a grandi passi avanti nel campo della ricerca della “chiave della vita”, scoperte fondamentali per il progresso continuo della biologia, senza contare gli enormi vantaggi che un impiego controllato e regolamentato delle biotecnologie[LT5] potrebbe portare all’agricoltura , all’allevamento o alla medicina, eliminando molti problemi di alimentazione e salute del mondo.
Elena Papale e Guido Bernini-Classe III C-Liceo scientifico T.Taramelli-Pavia
[LT1]Dolly: prima pecora clonata nel 1997, frutto di esperimenti messi
in atto da Ian Wilmut, dell’istituto Roslin di Edimburgo in Scozia, la cui
nascita ha suscitato i primi dibattiti sulle biotecnologie.
[LT3]Patrimonio Genetico(DNA):
insieme di tutti i geni di un organismo, costituisce le informazioni necessarie
allo sviluppo completo dell’organismo.
[LT4]Manipolazione Cellulare:
Variazione artificiale della struttura di una cellula, con l’inserimento di
nucleo estraneo o manipolazione del DNA
[LT5]Biotecnologie: Insieme
delle tecnologie legate all’ingegneria genetica e alla modificazione del DNA
applicato alla biologia.