Anno 2000: le nuove frontiere
“ Per fare un passo verso l’immortalità e tornare ai
vostri vent’anni. Per essere un genitore migliore: allevare un clone[LT1] vuol dire avere in tasca un manuale d’istruzione. Per avere la vita
che volevate.”
Ciò è un assaggio di quello che si può trovare sul
sito www.humancloning.org, che mostra che la clonazione[LT2] umana è possibile.
Le tecnologie necessarie sono già disponibili, ma
ciò che frena la produzione di eserciti umani duplicati sono solo problemi etici, [LT3]che vincolano la scienza imponendole il confronto con il naturale
disgusto verso il delirio di onnipotenza che si verrebbe a creare nel padrone intellettuale [LT4]o materiale del “clone”
Nonostante tutto ciò, l’economia e il desiderio di
guadagno prevale sul valore umano, e già si fanno pronostici di marketing, si
comprano i brevetti per assicurarsi una fetta della grande torta che è il
mercato futuro dell’ingegneria genetica[LT5].
Esempi di ciò ci sono forniti da Richard Seeed,
pioniere della totale libertà di mercato che si era già detto pronto
nell’inverno del 1998 ad avviare una catena di montaggio di esseri umani a
Chicago.
Anche il professor Lee Silver della Princeton
University propone senza ombra di vergogna di utilizzare gli umanoidi decerebrati
come contenitori usa e getta di organi di ricambio per chi ne avesse bisogno.
Vista la penuria di organi e le interminabili liste d’attesa per chi aspetta un
trapianto, questa potrebbe presentarsi come la soluzione migliore, in quanto
ovvierebbe alla grande richiesta. Non bisogna però dimenticare che questi
esseri senza testa, sono pur sempre uomini completi con l’intero corredo
genetico di qualunque altro uomo.
In teoria dovremmo essere tutelati dall’Ufficio
Brevetti Europeo che, tuttavia si è dimostrato più volte disattento nel concedere,
forse con troppa leggerezza, concessioni e brevetti che autorizzano la
clonazione di cellule umane. La Convenzione di Oviedo aveva stabilito che le
uniche cellule umane clonabili fossero quelle somatiche, partendo dalla cellula
di un paziente per ovviare a danni subiti per varie cause. Invece nella
clonazione di una cellula germinale [LT6]si sostituisce il nucleo , dotato di un’unica elica di DNA che deve
fondersi con quella della cellula germinale con il nucleo di una cellula somatica [LT7]che contiene entrambe le eliche del DNA[LT8], l’intero corredo genetico di un unico individuo. In questo modo si
riproduce la cellula esattamente uguale all’originale nucleo.
Questi studi, a prescindere dalle convinzioni morali
di ognuno, possono però condurre ad un incremento delle conoscenze in campo medico.
Ad esempio lo studio del corredo genetico può portare a capire come si
differenziano le cellule tumorali e in che modo avviene la crescita neoplastica
in modo da trovare nuove terapie efficaci nella cura di questa patologia, e
dare così una speranza maggiore a coloro che ne sono affetti.
Chiara Maruffi-classe
III C-Liceo Scientifico T.Taramelli-Pavia
[LT1]Gruppo di individui o cellule geneticamente omogenee, derivanti da un unico capostipite per successive generazioni agamiche o partenogenetiche
[LT2]La donazione genica è la tecnica dell’ingegneria genetica per mezzo della quale è possibile separare e riprodurre in milioni di copie determinate regioni del DNA
[LT3]Etica: insieme delle norme di condotta pubblica e privata che, secondo la propria natura e volontà, una persona o un gruppo di persone scelgono e seguono nella vita.
[LT4]Responsabile della creazione del clone in laboratorio
[LT5]Insieme di metodiche di intervento sul patrimonio genetico di un organismo aventi come scopo di modificarne le caratteristiche.
[LT6]Gamete, proprio degli organismi a riproduzione sessuale
[LT7]Cellula del corpo di un essere vivente pluricellulare(metazoo), ha un numero di cromosomi caratteristico per ogni specie
[LT8]Sigla dell’acido desossiribonucleico, molecola responsabile della trasmissione e dell’espressione dei carattere erditari . La molecola di DNA è formata da due filamenti avvolte a spirale in modo da formare una doppia elica