Sì alla clonazione umana?
Alice Albonico III C Liceo Scientifico T.Taramelli-Pavia
Avendo autorizzato un procedimento di manipolazione della struttura genetica di cellule finalizzato
a realizzare organismi viventi, l’Ufficio Brevetti Europeo ( Epo) è stato denunciato dall’organizzazione ambientalista Greenpeace, secondo la quale si potrebbe arrivare, in questo modo, allo sfruttamento commerciale dei processi di clonazione[LT1] che in prospettiva potrebbero generare addirittura la creazione dell’uomo in laboratorio. L‘Unione Europea, infatti, intende evitare clonazioni di esseri umani e speculazioni economiche sugli embrioni[LT2]: la direttiva si pone favorevole alla sperimentazione scientifica sugli embrioni e alla brevettazione di geni di origine umana separati dal corpo mentre vieta tassativamente la clonazione umana, le modificazioni genetiche ereditarie e le brevettazione parti della persona umana.
Dunque, contro il brevetto dell‘Epo, che autorizzerebbe l‘estrazione di
cellule embrionali per modificarne la struttura genetica e realizzare
attraverso le manipolazioni, determinati organismi ed esseri e non escluderebbe
quindi di clonare esseri umani, sono insorte le maggiori forze ambientaliste
con critiche di base etico-morale, che sono solite tornare alla luce, quando
entra in discussione la possibilità di clonare esseri umani.
Finché si tratta di animali, che ormai si possono produrre a comando
con caratteristiche biologicamente identiche allo scopo di realizzare individui
ben riusciti che forniscono al meglio certi prodotti naturali o sostanze che in
natura non esistono o sono molto rare, la situazione rimane tranquilla.
Ma ciò di cui si parla in questi giorni, riguarda l‘essere umano. Non
si sa se sia possibile tale operazione anche perché gli individui creati
sarebbero biologicamente identici solo in partenza,
in quanto, in età adulta, essi
si differenzierebbero. Ciò che invece sembra essere prossimo alla possibile
realizzazione, sono tessuti, parti di organi e, un domani, magari, interi
organi umani. Nonostante sussistano comunque preoccupazioni di carattere
tecnico ed etico, si pensa che questo tipo di esperimenti potrebbe essere preso
in considerazione, in quanto se ne trarrebbero enormi vantaggi, quali risolvere
il problema dei trapianti partendo dalle cellule di chi deve ricevere il
trapianto, evitando così i problemi di rigetto, ad esempio.
Molte delle opinioni contrastanti derivano dal fatto che si pensa che
per fare ciò si abbia bisogno di “ individui-serbatoi“ per organi o tessuti da
trapiantare su altri, cosa che sarebbe assolutamente inaccettabile da tutti i
punti di vista morali; ma ciò non sembra essere necessario dal momento che si
sta imparando a produrre in provetta organi e tessuti di animali senza produrre
l‘animale intero e senza partire da cellule embrionali. I biologi stanno
infatti imparando a partire da cellule staminali [LT3]che sono sempre presenti nel nostro corpo.
Personalmente sono assolutamente contraria alla clonazione di esseri
umani al solo scopo di costituirne una sorta di serbatoio per organi e tessuti
da trapiantare; tuttavia sono convinta che si debba favorire le ricerche che
porterebbero alla produzione di tessuti, parti di organi o organi stessi al
fine di essere trapiantati o, ad ogni modo, qualunque metodo di questo tipo che
possa portare alla guarigione di certe malattie, ad esempio quelle genetiche.
Glossario
Clonazione: moltiplicazione biologica agamica realizzata
artificialmente per produrre individui geneticamente omogenei.
Embrione: l’organismo vivente
dal momento in cui ha inizio lo sviluppo dell’uovo fecondato sino a quello in
cui si è stabilita un‘evidente differenziazione degli organi.
Cellula staminale: cellula
non differenziata che non ha nessun bisogno di essere embrionale, ma che è in
grado di dare luogo a quasi tutti i tessuti e ad alcuni organi adulti.
Bibliografia: quotidiano “ Corriere della sera “ del 22 Febbraio 2000 –
Ivo Caizzi “ Sì alla clonazione umana”
Quotidiano “ Corriere della sera “ del 23 Febbraio 2000 – Edoardo
Boncinelli “ Clonazione umana, pioggia di ricorsi”
Tecnologie biologiche |
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Ambiente |
Alimentazione |
Farmaci |
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Aspetti vantaggiosi |
Aspetti svantaggiosi |
Aspetti vantaggiosi |
Aspetti svantaggiosi |
Aspetti vantaggiosi |
Aspetti svantaggiosi |
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Prodotti biodegradabili al posto del petrolio e dei suoi derivati |
Diffusione di organismi che non hanno subito la selezione naturale |
Piantagioni resistenti agli insetti nocivi |
Effetti a lungo termine |
DNA ricombinante |
Origine genetica delle malattie e della predisposizione |
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Diffusione di coltivazioni resistenti agli insetti e agli erbicidi |
Favoreggiamento delle specie a più alto rendimento a scapito della biodiversità |
Specie di piante coltivabili in terreni aridi o salini |
Allergie |
Ottenimento di molecole necessarie all’ uomo |
Problemi enormi per l’ informazione del paziente e la privacy |
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Riduzione dell’ inquinamento causato dall’ agricoltura |
Problema di sicurezza legato alla trasmissione di caratteri da un organismo manipolato ad uno che non lo é |
Frutta e vegetali che durano più a lungo, più facili da raccogliere o da imballare, dotati di proprietà utili alla salute |
Rischio in crescita: migliaia di geni provenienti da piante e animali che non fanno parte dell’ alimentazione umana potrebbero essere inseriti |
Farmaci prodotti per via biotecnologica |
Rischio di avere una gamma vastissima di strumenti di diagnosi e predittiva senza disporre ancora di adeguati metodi di prevenzione e cura |
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Prodotti e coltivazioni
verificati per tempi lunghi prima di essere autorizzati |
Riduzione della fame nel mondo |
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Terapia genica, tumore, vaccini |
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Prodotto modificato colpisce più
specie di quelle attaccate dal battere naturale |
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Comparsa di “ super-insetti” che
hanno sviluppato il gene resistenza |
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Alice Albonico III C Liceo
T. Taramelli (Bibliografia:
“ Le mani sul DNA “ di Grazia Longoni )
[LT1]Clonazione: moltiplicazione biologica agamica realizzata artificialmente per produrre individui geneticamente omogenei.
[LT2]Embrione:
l’organismo vivente dal momento in cui ha inizio lo sviluppo dell’uovo
fecondato sino a quello in cui si è stabilita un‘evidente differenziazione
degli organi.
[LT3]Cellula staminale: cellula non differenziata che non ha nessun bisogno di essere embrionale, ma che è in grado di dare luogo a quasi tutti i tessuti e ad alcuni organi adulti