Fin dall’antichità l’uomo ha sempre avuto da una
parte la paura di creare i mostri (e i miti e le favole ne sono un esempio), dall’altra
ha sempre avuto il desiderio di cambiare non solo l’ambiente, ma anche i propri
simili e forse se stesso.
Le moderne ricerche nel campo dell’ingegneria genetica [LT1]hanno portato la scienza vicino alla possibilità di produrre non solo i
cloni[LT2], ma anche di modificare il corredo genetico con la prospettiva di
creare il superuomo.
Le fantasie della gente rispecchiano gli aspetti
irreali e sensazionali prodotti dall’informazione sulla manipolazione genica,
che trascurano i quesiti veri posti dalla genetica moderna: la prevenzione di
malattie, i problemi delle famiglie, l’assistenza e la cura dei malati. Le
nuove frontiere raggiunte dall’alchimia genetica hanno ormai reso possibile ogni
manipolazione del DNA[LT3] di ogni essere vivente; tutto sembra essere a portata di mano e la
materia stessa di cui sono fatti gli uomini non avere più segreti. Uno scenario
di speranze però ne evoca altri più inquietanti: bambini su ordinazione,
programmati per essere perfetti.
E’ così auspicata la produzione di cellule germinali[LT4] perfette per creare figli sempre più belli e a “misura di genitori”.
D’altra parte da più settori sembra richiesta la presenza di schiavi e di
produttori di organi utilizzabili per i trapianti che assomigliano sempre più
ai mostri metà uomini e metà animali dei racconti di fantascienza.
Fino ad oggi la legislazione europea ha posto
vincoli molto seri per impedire che una qualunque multinazionale biotecnologica
potesse produrre degli esseri viventi modificati.
Citando testualmente che “non possono costituire
delle invenzioni brevettabili né il corpo umano ai diversi stadi della
costituzione e del suo sviluppo né la semplice sequenza anche parziale di un gene[LT5]”. L’ufficio brevetti europeo ha invece autorizzato l’Università
di Edimburgo alla “estrazione di
cellule di embrioni per modificarne la struttura genetica e realizzare,
attraverso le manipolazioni, determinati organismi ed esseri.” .
Associazioni ambientali come Greenpeace si sono
subito attivate per contestare il brevetto EP 695351 dell’8 dicembre 1999. Pare
però particolarmente strana la motivazione dal portavoce dell’Ufficio Europeo
dei brevetti in merito a queste constatazioni. Solo l’ultima di 48 specifiche
richieste sarebbe da contestare secondo il portavoce anche se si riconosce che
“nei nostri uffici si è verificato qualche inconveniente tecnico di
interpretazione”.
In realtà l’aspetto più eclatante di tutta la
faccenda è proprio che un serio ufficio della comunità europea, che dovrebbe
garantire la legalità e l’etica delle scoperte da brevettare, abbia potuto
commettere tale errore. Certo per ora il brevetto è valido, entro nove mesi
potrà essere contestato da qualunque cittadino e Greenpeace è pronta a fare
questo ricorso. Nel frattempo quanti embrioni saranno stati manipolati?
E’ noto che la Chiesa Cattolica si è sempre opposta a
qualunque intervento o manipolazione sulla genetica umana, anche perché si
riconosce dignità di uomo ad embrione sin dalle sue prime cellule. Anche
l’etica laica è però insorta contro questa palese violazione dei diritti umani
essenziali di qualunque vivente. Un tipo di scienza completamente evulso
dall’etica non fa che spaccare in due l’opinione pubblica, ma cose di questo
genere trovano favorevoli solo i più estremi fautori dell’iniziativa privata a
tutti i costi.
La scienza più corretta non può mai dimenticare i
principi etici che la muovono: il miglioramento della qualità della vita umana
e dell’ambiente che la circonda. L’evoluzione[LT6] è sempre stata contraddistinta da mutazioni e speciazioni ed è chiaro
quindi che studiare i meccanismi che
possono portare ad un miglioramento della salute dell’uomo, animali, piante, è
corretto. Una evoluzione completamente nelle mani dell’uomo per i propri fini
egoistici e senza la regolamentazione di organismi di controllo efficienti,
porterebbe ad un’evoluzione assolutamente sbilanciata. Potrebbe essere questo
l’inizio della fine del mondo?
Marta Malacarne-III C- Liceo Scientifico
T.Taramelli-Pavia
BIOGRAFIA
·
I.
Caizzi, “Sì alla clonazione umana”;
“Il Corriere della Sera”, martedì 22 febbraio 2000
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[LT3]La sostanza molecolare che compone la struttura dei cromosomi racchiusi nel genoma di ogni essere vivente.
[LT5]Ciascuna delle piccolissime particelle di acido desossiribonucleico (DNA) presenti nei ribosomi, che hanno la funzione di trasmettere i caratteri ereditari della specie.
[LT6]Progressiva variazione genica che si registra secondo un processo continuo in una popolazione di organismi nell’arco di molte generazioni.