LA CLONAZIONE:
PROBLEMA O PROGRESSO?
Figura 1Dolly: il primo mammifero clonato nel 1997 al Roslin Institute di Edimburgo (Scozia)
I PROBLEMI DELLE BIOTECNOLOGIE
La storia della clonazione[LT1] è antica. Sono già passati più di duecento anni da quando, nel 1781, Lazzaro
Spallanzani operò la prima fecondazione[LT2] artificiale. Successivamente Hans Spemann propose di prelevare il nucleo
[LT3]da una cellula[LT4] di un embrione[LT5] in avanzata fase di sviluppo
e trasferirlo nel citoplasma[LT6] di una cellula uovo
enucleata per constatare se la prima fosse in grado di riprogrammare le
informazioni genetiche che conteneva. Ma l’esperimento non poté essere eseguito
per mancanza di strumenti adatti.
Nel 1952 Briggs e King riuscirono ad estrarre il
nucleo da una cellula di embrione di rana allo stadio di blastula [LT7]e lo trasferirono in una cellula uovo enucleata. L’embrione raggiunse
lo stadio di girino, ma non l’età adulta.
Solo nel 1981 due ricercatori (P.Hoppe e K.Illmensee)
riuscirono a clonare dei topolini dimostrando così la possibilità di operare la
clonazione sui mammiferi. Il loro esperimento, però, non riuscì più ad essere
ripetuto; la clonazione dei mammiferi interessò in seguito l’ambiente
veterinario in ambito zootecnico.
Altri importanti passi avanti nel campo della
scienza in quest’ambito furono compiuti nel 1997 quando un gruppo di
ricercatori scozzesi annunciò la creazione di Dolly, primo mammifero clonato da
una cellula di pecora. Attraverso queste tappe della clonazione si è potuto
capire che il genoma [LT8]di una cellula[LT9] somatica di mammifero [LT10]adulto [LT11]può essere programmato all’interno di un citoplasma[LT12] di un oocita [LT13]enucleato e può poi sopportare tutto lo sviluppo embrionale fino alla
nascita dell’individuo.
Un’altra tappa della clonazione fu nel 1998 con la
nascita in Virginia di un vitello clonato e successivamente, nello stesso anno,
con la clonazione di una cinquantina di topi da un roditore adulto. La
clonazione dei topi fu molto importante perché questi animali rappresentano il
modello sperimentale ideale poiché sono i mammiferi (insieme all’uomo) di cui
conosciamo meglio la genetica.
La clonazione umana ha inizio con l’estrazione di un ovulo[LT14] dall’ovaio[LT15] e con la successiva
fecondazione di questo in laboratorio. L’oocita[LT16] inizia a svilupparsi e alla
fase di morula, cioè quando l’oocita si è suddiviso in otto cellule, questa è
tagliata in singole cellule da cui sono estratti i nuclei con il proprio DNA[LT17]. Ogni nucleo viene poi trasferito in una cellula uovo enucleata; in
questo modo si possono ottenere nuovi embrioni dotati dello stesso patrimonio
genetico. Fino ad ora non si erano mai eseguiti esperimenti di questo tipo per
problemi etici, ma nel dicembre del 1999 si è registrato un brevetto per
manipolare embrioni[LT18] umani per fini scientifici, si pensa per errore. L’ufficio europeo dei
brevetti sostiene che sia stato proprio un errore, in ogni modo ora la ditta
americana Bio Transplant di Edimburgo sta già lavorando sull’embrione umano.
Infatti, la clonazione umana potrebbe aiutare a combattere malattie ereditarie
con la sostituzione di organi clonati a quelli malati. Tuttavia si ritiene che
queste sperimentazioni siano molto pericolose; è per questo che Greenpeace ha
intenzione di presentare un ricorso.
GLOSSARIO
CLONAZIONE: tecnica usata nella genetica molecolare per
ottenere un clone.
CLONE: insieme delle cellule o degli organismi
geneticamente identici, derivati da
una singola cellula.
FECONDAZIONE: unione dei gameti maschile e femminile che
determina la
creazione del germe embrionale.
GENOMA: complesso delle informazione genetiche presenti in
un organismo
unicellulare o pluricellulare.
CELLULA: unità fondamentale degli organismi viventi capace
di vita autonoma.
CITOPLASMA: liquido plasmatico contenuto nella cellula escluso
il nucleo.
OOCITA: cellula uovo negli animali.
EMBRIONE: individuo animale nei suoi primi stadi di sviluppo
dopo la
fecondazione della cellula uovo.
OVULO: gamete femminile, specialmente detto dei mammiferi.
OVAIO: ognuna delle due ghiandole a secrezione interna
che costituiscono l’organo
riproduttore femminile, nel quale si sviluppano le cellule uovo.
OVOCITA: v. oocita.
DNA: acido desossiribonucleico, che si trova quasi
esclusivamente nel nucleo delle
cellule ed è portatore dei fattori ereditari.
NUCLEO: Organulo
circondato da una membrana, tipico delle cellule eucarioti, in cui è racchiuso
il materiale genetico.
BLASTULA: negli animali, stadio dello sviluppo embrionale
che viene raggiunto al
termine della segmentazione, in cui l’embrione consiste in una sfera
cava,
delimitata da uno o più strati cellulari.
I PROBLEMI DELLE BIOTECNOLOGIE.
La clonazione ha suscitato nella popolazione alcune domande a cui gli scienziati hanno risposto nel modo più disparato. Tra i quesiti più diffusi possiamo ricordare e rispondere ai seguenti:
· Abbiamo il diritto di manipolare la vita?
Le modifiche genetiche presentano numerosi vantaggi in qualsiasi campo vengano applicate e il loro scopo non è quello di modificare la vita, ma di ottenere risultati che possano migliorarla. Inoltre tutti gli esperimenti sono regolati da leggi che limitano esperimenti eccessivi e controllano quelli autorizzati.
· Si possono clonare gli esseri umani?
Clonare un essere umano significa ottenere un individuo del tutto identico a quello di partenza a partire da alcune cellule di questo. Per esempio uno scienziato americano ha dichiarato di essere pronto a clonare sé stesso come era stato fatto per la pecora Dolly. Ma il mondo scientifico guarda con ostilità questa sperimentazione, infatti sia il Congresso degli Stati Uniti sia il Parlamento Europeo hanno confermato la propria condizione contraria alla clonazione umana e ne hanno richiesto la messa al bando a livello mondiale.
· Quali malattie si possono diagnosticare con le biotecnologie?
L’ingegneria genetica identifica con maggiore precisione e minore spesa rispetto alle tecniche tradizionali, malattie ereditarie e particolari geni che predispongono a tumori. Consentono l’analisi di campioni di materiale organico per scoprire infezioni causate da batteri o virus nell’uomo come negli animali.
Tosi Eleonora e Vidale Pamela-classe III C-Liceo
Scientifico T.Taramelli-Pavia